martedì 29 giugno 2010

Sullo Statuto comunale - Un'inutile modifica

La discussione sullo Statuto deve essere affrontata da una duplice prospettiva. Dal punto di vista giuridico, non rilevano osservazioni particolari e, considerando la professionalità del Segretario comunale e le garanzie rappresentate dalla presenza in Commissione statuti e regolamenti della consigliera Annalisa Venir, potremmo tranquillamente ritenere che il processo che ha condotto all'ammodernamento delle disposizioni statutarie sia avvenuto nel pieno rispetto della norma e dell'opportunità tecnico-giuridica di certe scelte. Tuttavia, dall'altro lato, non possiamo che lamentare come il lavoro portato avanti dalla Commissione sia stato relegato ai margini dell'attività amministrativa dell'esecutivo che governa il Comune, ritenendo forse superflua una modifica statutaria se non alla luce di questioni politiche emerse nei giorni immediatamente successivi alle ultime elezioni.

Le considerazioni che ci sentiamo di formulare in questa seduta rilevano quindi da un punto di vista prettamente politico, poiché, a nostro avviso, non si tratta, in questo contesto, di reperire nuovi o migliori strumenti tecnici di lavoro, bensì di stabilizzare gli equilibri tra due entità, definibili in qualche modo politiche, nella prospettiva di un miglioramento dell'attività amministrativa del nostro Comune. Postulando che sia proprio questo l'obiettivo comune, non si può non considerare come interesse primario che all'interno della maggioranza regni un'armonia tale per cui ogni membro si senta parte di un squadra. Purtroppo le condizioni preliminari affinché questo potesse succedere sono state disattese nel momento in cui, constatata l'evoluzione normativa in relazione alla composizioni delle giunte comunali, non vi è stata più la volontà di ricercare un equilibrio tra le parti, delegittimando così il valore simbolico dei risultati elettorali e le potenzialità di Lista Progetto in prospettiva futura. Non possiamo più esimerci dall'imputare al Sindaco una mancanza di rispetto nei confronti del nostro gruppo ed un continuo tentativo di allontanare il più possibile il momento delle scelte strategiche sostanziali, preferendo perpetuare un modo di fare amministrazione attento quasi esclusivamente agli interessi contingenti, lontano da qualsiasi ragionamento di ampio respiro e teso a non modificare lo status quo che ha regnato per gli anni del precedente mandato.

Questo Statuto avrebbe dovuto rappresentare la presa di coscienza che un nuovo modo di considerare i rapporti interni alla maggioranza debba integrare gli schemi tipici della gestione Pertoldi; quel modo di concepire il lavoro dell'organo esecutivo non è più praticabile dal momento che sono cambiate alcune rilevanti condizioni interne alla stessa maggioranza. L'esistenza di Lista Progetto, da sola, rende manifesta la volontà di prendere in qualche modo le distanze dal passato, prospettando una nuova definizione del ruolo del Sindaco e degli Assessori nei loro rapporti reciproci e nella loro capacità strategica, svincolatasi da antichi rapporti ed interessi. Il Sindaco invece, convinto che tutto possa continuare e che quanto emerso dalle ultime elezioni non sia altro che una redistribuzione di voti appartenenti ad un unico insieme, non ha colto il portato simbolico del risultato elettorale di Lista Progetto, sminuendolo ad una semplice espressione accessoria del non più autonomo Impegno al centro. Da questo aspetto trae origine una controversia che si è articolata in questo primo anno di attività amministrativa, snodandosi parallelamente all'elaborazione dello Statuto di cui stiamo discutendo i contenuti, senza lasciar intravedere quale possa essere una via di fuga idonea a coniugare le esigenze di rinnovamento apportate da una componente, la nostra, con quelle della conservazione dei tradizionali, e spesso superati, punti di riferimento, patrimonio di Impegno al centro. L'alternativa da noi proposta è figlia di un ragionamento di opportunità politica, risparmio economico ed tornaconto di immagine. La decisione di ridurre il numero degli assessori e ridistribuire le deleghe tra quattro soggetti qualificati, avrebbe permesso al Sindaco di orientare la sua esperienza amministrativa in una direzione chiara, innovativa, rispettosa del periodo storico, economico e sociale. Il conservatorismo che accompagna invece il nostro primo cittadino non lascia sperare in alcuna volontà di immaginare quale Comune si vorrebbe avere a distanza di un decennio. Lo scorrere degli eventi fa in modo che la scaletta delle decisioni venga fissata in maniera assai affrettata ed assai di rado si ponga in un'ottica più ampia.

Esterniamo, in conclusione, la nostra profonda insoddisfazione per come il Sindaco sta gestendo i rapporti interni al suo gruppo. Non vogliamo giungere a sterili polemiche, né sfruttare il tempo di questo intervento per condizionare scelte che, amaramente, crediamo che il Sindaco non sia in grado di compiere; questa dichiarazione di voto serve solo ad esprimere, al di là delle sedi informali e dei rapporti personali, il nostro disagio di fronte a comportamenti che non tengono conto delle mutate condizioni politiche in questo Comune, né tendono ad intraprendere una strada che guardi al futuro sfruttando tutte le potenzialità e gli elementi positivi emersi nel recente passato.

Lista progetto, nonostante il malumore dimostrato, ritiene che questo Statuto, sebbene privato di ogni valore politico e povero di elementi di novità tali da giustificarne la rettifica, rimanga un buon prodotto tecnico e giuridico, certificato dalla citata competenza del Segretario e della nostra consigliera Venir.



Marco Del Negro