giovedì 7 luglio 2011

Un futuro per Basiliano

Intendo rivolgere alcuni miei pensieri a tutti i "Fabrizio Di Giorgio" del Comune ed a quelli che come lui, con l'intento di scuotere la politica basilianese, invocano una qualche scelta da parte di questa Amministrazione, non sapendo quanto sia complicato scegliere, in questi tempi e con certi interlocutori. Molte volte, insieme agli amici di Lista Progetto, mi sono chiesto se sia stato opportuno intraprendere questo percorso politico, unendo le nostre sorti a quelle di uomini di cui conoscevamo il modo di governare il territorio, non certamente in linea con quanto ci si aspetta da chi vuol rinnovare la politica locale. Ci siamo convinti che fosse il momento di impegnarsi per rilanciare Basiliano dall'impoverimento culturale e sociale in cui era scivolato. Serviva un progetto che guardasse al futuro e, dal momento che di progettualità ve ne è stata poca, ci siamo riproposti di condizionarne lo sviluppo. Abbiamo quindi accettato una convivenza non facile e, pur conoscendo il pericolo di certe scelte scomode, ci siamo messi in gioco per dar vita ad un processo di costruzione di un domani per Basiliano. Un domani fatto di persone e di idee. Quando parliamo di idee non abbiamo nulla da nascondere né a noi stessi né a chi ci ha votato o potrebbe farlo. Abbiamo avuto una posizione chiara sul tema della nuova lottizzazione di Orgnano, dando ampia diffusione, anche mediante i mezzi di stampa, delle criticità del progetto. Ci siamo assunti le nostre responsabilità, intervenendo in Consiglio comunale ed essendo coerenti, diversamente da altri, al momento del voto. Non abbiamo avuto paura di dire la nostra sulla nomina degli assessori ed abbiamo anteposto il criterio della competenza a quello dei voti e dei consensi nell'indicare l'assessore al bilancio. Abbiamo proposto la riduzione del numero degli assessorati da 5 a 4 ed abbiamo chiesto che ogni assessore rendesse periodicamente conto al Consiglio del suo operato. Abbiamo ottenuto che si investisse sull'accesso libero ad Internet nei locali pubblici mediante Wi-Fi. Abbiamo proposto una mozione sul tema delle quote di genere e dimostrato libertà di coscienza, differenziando le nostre posizioni sul tema del Crocifisso. Per quanto riguarda la tutela dell'ambiente, abbiamo lottato, senza successo, perché l'ecopiazzola venisse posta su un terreno già compromesso o comunque non coltivato. Abbiamo sollevato le nostre obiezioni in materia di antenne per le telecomunicazioni ed abbiamo seguito una linea di buonsenso, contribuendo alla stesura della variante sull'energia che, a dispetto di quanto se ne dica, garantisce che il bene pubblico non cada preda di ragionamenti di interesse meramente economico.
Il nostro proposito amministrativo è quello di far sì che a Basiliano riemerga una cultura politica fatta di partecipazione e di coinvolgimento. La dimostrazione di tale volontà è evidente se si considerano le diverse occasioni di riflessione organizzate dal gruppo su temi, che pur avendo carattere generale, possono essere declinati in prospettiva locale: si pensi all'incontro con Claudio Siciliotti, a quello con Salvatore Campo, ed al ricordo delle esperienze di guerra di nostri concittadini in occasione della Festa della Liberazione.
Pur non rinunciando a coltivare un pensiero politico in linea con certi valori, ritengo tuttavia che sia difficile giudicare l'attività di un'Amministrazione locale per la colorazione delle sue scelte politiche; il meglio che deve essere chiesto ad un amministratore locale non è tanto proporre politiche di destra o di sinistra, quanto scelte di buona amministrazione, ragionata, moralmente inappuntabile. Quanto richiesto è saper prendere delle decisioni in prospettiva, saper vedere lo sviluppo del nostro territorio a distanza di qualche decennio, quando saranno i nostri figli a doversi sobbarcare l'onere della tutela dei nostri interessi. Quello che è mancato in questi anni è proprio una programmazione che permetta oggi di adattare le scelte di ordinaria amministrazione ad un contesto strategico ben definito. E non sono, né certamente saranno, i rappresentanti delle liste in minoranza ad incarnare questa svolta, considerando la prontezza di alcuni di loro nel rinunciare alla coerenza che deve caratterizzare chi fa opposizione.
In ragione di quanto scritto, invito quanti stanno dimostrando di voler fare qualcosa per migliorare il proprio Comune, a mettersi in gioco per un ragionamento ad ampio raggio. Certamente il nostro gruppo è pronto ad accogliere la sfida; chi vuole esprimere un proprio disappunto non deve far altro che trovare in noi il canale per farlo entrare, in forma manifesta, nelle scelte amministrative. Senza la presunzione, però, che il singolo interesse vada comunque soddisfatto, indipendentemente dall'esistenza di altri, altrettanto meritevoli.

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