sabato 18 febbraio 2012

Considerazioni in merito alle dichiarazioni del Sindaco di Basiliano, pubblicate sul Messaggero Veneto del 29.01.2012

Sul Messaggero Veneto del 29 gennaio scorso è stato pubblicato un articolo che illustrava il punto di vista di Roberto Micelli, sindaco di Basiliano, in merito alla sua recente decisione di privarsi del supporto di Lista Progetto, una delle due liste civiche con cui si è presentato alle elezioni del 2009.
Stonano le parole con cui Micelli, nella parte conclusiva del suo intervento, chiede senso di responsabilità ai Consiglieri comunali, dal momento che è stato lui stesso a mettere a rischio la stabilità amministrativa di Basiliano, decidendo la rottura con Lista Progetto, nonostante questa, con i suoi 540 voti, abbia contribuito al suo successo elettorale.
Il Sindaco sembra chiedere ai signori Consiglieri d'opposizione un atteggiamento di fiducia incondizionata (responsabilità) che riporta la memoria alle passate vicissitudini del Parlamento nazionale. Tuttavia, se avesse avuto a cuore la continuità dell'attività amministrativa, per affrontare, come dice, le difficoltà economico-sociali future, non si sarebbe privato proprio dell'assessore al bilancio, che più gli garantiva affidabilità nella gestione dei conti pubblici. La mia opinione è che il Sindaco abbia voluto la crisi ed ora, nascondendosi dietro la richiesta di responsabilità avanzata ai Consiglieri di opposizione, intenda giustificare agli occhi della cittadinanza un possibile passaggio di alcuni di questi in maggioranza; o la loro accondiscendenza di fronte a certe scelte amministrative a lui particolarmente care. Di certo, allo stato attuale, il Sindaco si trova senza una maggioranza legittimamente votata e, con preoccupante arroganza politica, pretende di giustificare la sua scelta dietro la misera testimonianza di un irrisolvibile deterioramento dei rapporti tra i due gruppi.
Micelli forse dimentica che né in Giunta né in Consiglio, i rappresentanti di Lista Progetto hanno mai votato contro ad un singolo provvedimento proposto. Mi chiedo quindi quale ragione abbia condotto ad una simile decisione. A mio avviso è facile ricondurre tutta la vicenda alla necessità di far approvare alcuni interventi, tra i quali spicca il progetto di Orgnano, e non dover, in futuro, rendere conto di certe scelte urbanistiche controverse a chi può esprimere voce di dissenso. Ritengo infine che sia opportuno che il Sindaco rilegga il programma amministrativo proposto agli elettori. Non troverà alcun punto in merito al quale Lista Progetto si sia espressa pubblicamente in modo contrario. Il problema è semmai capire quanto sia rimasto di quei propositi. Anche a Basiliano, come altrove, i programmi si lasciano scrivere e la coerenza non è un valore assoluto.

2 commenti:

  1. Adesso staremo a vedere come i geometrini, periti, architetti e ingegneri si avventeranno sulle sedie lasciate libere! Terremo d'occhio come si svilupperanno le vicende della lottizzazione di Orgnano conoscendo gli interessi che vi si nascondono dietro! E' ora di finirla! Basta anteporre l'interesse privato all'interesse pubblico!

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  2. Vergognosa la lottizzazione di Orgnano! Prima, con fondi pubblici destinati a ristrutturazione di borghi rurali, è stato egregiamente sistemato il nucleo storico rendendo il paese piacevole, poi si va a costruire un obbrobrio a est del borgo devastando un ambiente unico annullando l'intervento sul centro storico! Ci si deve rendere conto che solamente preservando la campagna ridurremo il rischio idrogeologico e non cementificando e coprendo i fossati come ultimamente stanno allegramente facendo parecchi agricoltori!

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