lunedì 17 giugno 2013

Una maggioranza dalla penna facile …. ma con poche idee

Considerazioni di Marco Donato riguardo alla lettera inviata dal Sindaco di Basiliano ai suoi concittadini.

Relativamente alla lettera dell'amministrazione comunale le considerazioni sono quelle di sempre.

Il patto di stabilità, è vero, blocca l'operatività di molti comuni e molto probabilmente il governo centrale, su sollecitazione degli enti locali, modificherà qualcosa a riguardo. Tuttavia nel caso dell'amministrazione di Basiliano, l'argomento è utilizzato in realtà per nascondere anni di cattiva amministrazione, i cui protagonisti (sindaco compreso) sono gli stessi da oltre un ventennio ed a cui si sono aggiunti - non gli pareva vero - i due consiglieri ben noti del PDL, che oggi (senza un minimo rossore) mandano ai cittadini la lettera in questione.
L'indebitamento del Comune è alquanto elevato. Il debito residuo a fine 2012 era pari a circa 13 milioni di euro. Nel corso del 2012 Basiliano ha pagato rate per 1 milione e 257 mila euro (comprese alcune estinzioni anticipate). Se non si riduce il debito non c'è possibilità di indebitarsi ancora, indipendentemente dal patto di stabilità, perché non si riesce a tenere l'equilibrio normale di bilancio tra entrate e uscite. Al fine di diminuire il debito si può procedere ad alienazione di beni pubblici (facendo però l'interesse comune e del Comune, vedi le vendite all'ordine del giorno dell'ultimo Consiglio comunale), il cui ricavato, in ragione di una recente Legge, deve essere obbligatoriamente destinato alla riduzione del debito. L'alternativa sarebbe quella di avere mutui in scadenza; ma in questo caso gli amministratori - a proposito di responsabilità - ci hanno messo del loro, effettuando nel corso degli anni 2000, alcune ristrutturazioni del debito (prorogandone le scadenze in maniera uniforme a favore di una diminuzione delle rate annuali), al fine di recuperare ulteriori risorse per la spesa corrente. Ed indebitarsi ancora!!!!
Risultato: solamente con il bilancio dell'anno 2026 (!!!), vi sarà una significativa riduzione dell'ammontare delle rate annuali da pagare alla Cassa Depositi e Prestiti. Mi si risponderà: "sì, si sono indebitati, ma almeno hanno realizzato infrastrutture e servizi che ne fanno un Comune competitivo rispetto alle altre realtà, perlomeno quelle più vicine".

La mia risposta è quella di sempre. Gli esempi sono numerosi. Penso, in particolare, alle scuole che non sono state centralizzate in un polo scolastico unico, con relativo spreco di risorse. Penso alla situazione degli immobili di proprietà, a partire dagli impianti sportivi e al Municipio (sei mai entrato nell’ufficio tecnico?), alla perdita che abbiamo subito della caserma dei carabinieri, (abbiamo in compenso una bellissima piazza a Vissandone!) e alla recente perdita della direzione didattica a favore dell’istituto comprensivo di Sedegliano al quale ci siamo aggregati. Potrei continuare, se vuoi apriamo una sessione specifica a riguardo.

Nell’ignoranza inconsapevole dei cittadini (moltissimo anche per disinteresse) mi pare che in alcuni casi si sia quasi "giocato" con le risorse della comunità. La mancanza di amministrazione, ossia di non corretta programmazione nel medio lungo periodo, alla fine inevitabilmente si riflette sui numeri di bilancio, e in questo non c’entra nulla il patto di stabilità. Riporto altri esempi che mi vengono in mente. Recentemente il sindaco ha deciso di vendere lo scuolabus, non ancora completamente pagato, esternalizzando il servizio di trasporto scolastico, quando meno di 5 anni fa ne era stato deliberato l’acquisto con mutuo quinquennale da euro 34,5 mila all’anno. L’ultima rata è scaduta lo scorso 31 dicembre. La nuova ecopiazzola comunale ha richiesto un finanziamento, mentre stavamo ancora pagando un mutuo relativo a una delle esistenti. Forse, se si fosse pensato fin dall’inizio a una sua localizzazione più opportuna e centralizzata, ora non sarebbe stato necessario spostarsi e magari molte delle spese sostenute ora come nel passato, sarebbero state risparmiate.

Altro argomento a cui tengo particolarmente è quello relativo alla giustificazione che non si possono utilizzare i proventi degli oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente. Ma non deve essere così! Se nel recente passato è stato fatto (e la Regione ha concesso una deroga in merito) è perché costretti da una situazione deficitaria a cui i nostri attuali amministratori non sono per nulla esenti da colpe (ripeto c’erano sempre loro). I proventi della ex Bucalossi, infatti derivano dalla “vendita” del patrimonio del Comune, ossia del nostro territorio e perciò, come “vocazione”, devono finanziarie correttamente investimenti a medio lungo termine, e non spese di ogni giorno come lo sono per definizione quelle correnti.

Allego una tabella dove si vede la suddivisione della Bucalossi negli ultimi 4 anni, tra finanziamento della spesa corrente e spesa per investimenti e in cui si nota come nell'ultimo anno l'entrata si sia più che dimezzata rispetto agli anni 2009 e 2010.

Questa è un'altra fonte di entrata a cui il Comune (non certo il solo) ha puntato molto nel passato; tuttavia se non si è proceduto, anche in questo caso, con una corretta progettazione dell'espansione urbanistica - e purtroppo a Basiliano abbiamo molti esempi negativi al riguardo - si rischia di pagarne il conto molto a lungo. Questo tipo di entrata infatti è immediata, ma le implicazioni in termini di spese complessive dei nuovi insediamenti urbanistici sono molto articolate e durature nel tempo.
Anche su questo tema ci sarebbe molto da approfondire.

Mi fermo qui. Spero di non essere stato noioso e di aver fornito un piccolo contributo di informazione.

 
Per Lista Progetto
Marco Donato

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