mercoledì 23 novembre 2011

Discussione preparatoria - proposta politica "Borghi e paesi. Prospettive di sviluppo urbanistico ed edilizio"

Questo post è scritto per condividere alcuni quesiti ai quali dare risposta mediante il confronto con professionisti del settore e grazie al contributo di commercianti, artigiani e residenti. L'obiettivo è quello di ottenere gli elementi per tradurre queste riflessioni in una concreta proposta politica da portare alla discussione dell'Amministrazione.
  • Gli strumenti urbanistici e di pianificazione del territorio di cui si sono dotate le Amministrazioni locali, sono sufficienti ed adeguati ad una corretta lettura e riproposizione delle caratteristiche architettoniche ed urbanistiche dei nostri borghi rurali? Ci sono appropriati Piani Particolareggiati che dettino le linee guida dei recuperi nei centri storici dei nostri paesi?
  • Che tipo di approccio alla pianificazione urbanistica del territorio propongono i PRGC.? Che tipo di relazione si propone tra il centro storico e la periferia urbanizzata? Quale delle due “situazioni” del costruito viene privilegiata; esiste e viene pianificata una equilibrata crescita?
  • Il degrado e l’abbandono dei borghi rurali, accompagnato dalla costante crescita e sviluppo delle edificazioni periferiche, fa pensare che non ci siano sufficienti politiche di incentivo al recupero del patrimonio esistente e che piuttosto si favoriscano anche in termini economici le nuove costruzioni, magari solamente con semplici azioni politiche di liberalizzazione delle zone edificabili.
  • Il restauro urbanistico dei borghi rurali dovrebbe essere anche pianificato nella logica dell’unità ambientale del territorio; ossia si deve ricostituire la relazione in essere tra territorio edificato e ambiente naturale circostante, ma esiste ancora l’ambiente naturale? E’ forse cambiato anche il paesaggio e dunque le relazioni che si costituiscono tra l’ambiente costruito e l’ambiente naturale?
  • Quali politiche per lo sviluppo ed il recupero dei borghi rurali stanno attuando gli Enti locali per incentivare la stessa popolazione autoctona nell’investire nei propri luoghi d’origine e di conseguenza nel mantenere vivi i borghi stessi, col conseguente recupero del patrimonio architettonico?
 
  

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