giovedì 11 ottobre 2012

Come è cambiato (in peggio) il nostro Comune. Riflessioni sulla teoria del "Basiliano cresce..." PARTE 1

Il centro storico di Basiliano ha subito negli anni una preoccupante involuzione. Un tempo cuore della vita sociale ed economica del Comune ed ora desolante parcheggio. Le immagini producono sentimenti di tristezza e desolazione ma, per non limitarsi a constatare amaramente un dato di fatto bensì cercare una soluzione al problema, è innanzitutto necessario fare un passo indietro e capire cosa o chi ci ha portati a questo punto. L'intento è quindi quello di dedicare alcuni post all'analisi dei processi "degenerativi", identificare il momento in cui è iniziata la discesa e, sulla base di tali informazioni, proporre soluzioni, anche piccole, che stimolino la rinascita.

Partiamo da un dato di fatto. Questa è la piazza di Basiliano...



 Questo il Bar Cooperativa, attualmente chiuso...



Dietro il campanile...


Lato Municipio, dove una volta c'era il Bar Osteria Renzulli...


E' importante che questo lavoro parta ponendosi un obiettivo positivo e propositivo. Per questa ragione chi ha occasione di trovare immagini, documenti, testimonianze può inviarle a listaprogetto@gmail.com o a marco.delnegro@live.it.


La precarietà dei conti pubblici

Tre variazioni di fondi e la salvaguardia degli equilibri di bilancio hanno evidenziato nuovamente la precarietà della situazione finanziaria del Comune di Basiliano e l’incapacità dell’ attuale maggioranza di farvi fronte con scelte mirate.Il debito accumulato in passato pesa notevolmente sulla gestione corrente e le risorse faticano a sostenere l’esistente. Fa male notare come si vendano terreni e suolo vergine per sostenere con la tassa Bucalossi spese ripetitive, come i risparmi nella raccolta differenziata non vengano restituiti ai cittadini o impegnati in ambito ambientale e come dell’avanzo 2011 pari a euro 189 mila circa rimangano disponibili solo euro 13 mila.Sarebbe forse meglio diminuire le spese per incarichi professionali inutili, le indennità della direzione generale, il numero degli assessori e contemporaneamente avviare quelle politiche di razionalizzazione delle strutture (in particolare quelle scolastiche per cui ci siamo battuti sin da subito) che colpevolmente non sono state programmate nel passato e che ora avrebbero consentito recuperi di spesa a beneficio non solo delle casse comunali, ma dell’intera comunità.
Del Negro - Donato - Venir

lunedì 8 ottobre 2012

Basiliano cresce....ma i servizi calano

Prendo spunto da un recente articolo del Messaggero Veneto per alcune considerazione in merito alla valorizzazione dei centri storici mediante il rifacimento delle piazze. La volontà di abbellire un borgo e renderlo funzionale alle esigenze della popolazione che lo abita, o di quanti vogliano investire capitali, è certamente uno dei doveri di un buon amministratore. Non sempre tuttavia sono gli interventi urbanistici e edilizi a favorire una migliore vivibilità di un paese o incentivare l'insediamento di attività commerciali. La stessa maggioranza che ora intenderebbe spendere (o far spendere ad Enti superiori) la bellezza di 600mila euro per la piazza di Variano è la stessa che ha amministrato Basiliano negli ultimi decenni; la stessa che han permesso che nelle diverse frazioni del Comune, e soprattutto nel capoluogo, le varie imprese commerciali ed artigianali si spegnessero o deperissero causa il trascorrere del tempo (e l'invecchiare dei proprietari) e l'accresciuta concorrenza (non pareggiabile in competitività). Sarebbe interessante censire le attività che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni, valutare quante, di quelle rimaste, possano resistere per almeno altri 5 anni e ipotizzare quanti nuovi investitori possano trovare interessante Basiliano. Temo che nessuno dei nostri amministratori di maggioranza lo abbia mai fatto. La Giunta, quando ragiona di cemento e mattoni, perde ogni capacità di ampliare la visuale delle sue scelte strategiche oltre il mero limite spaziale dell'intervento in questione. Non vi è la capacità di cogliere i mutamenti della società, se non rapportandoli alla logica del Basiliano cresce. Basiliano è cresciuto a tal punto che le sensibilità di chi lo ha amministrato non sono riuscite a tenere il passo. Al punto che a fronte di nuovi residenti, l'offerta, in termini di servizi, invece che aumentare proporzionalmente, è diminuita.
Della crisi hanno scritto e parlato in tantissimi. A Basiliano, il fenomeno recessivo ha origini molto più lontane. Ad un'analisi della sola zona centrale del capoluogo, prendendo in considerazione le attività economiche che si affacciano sulla piazza o sulle vie del centro, si possono cogliere dei particolari interessanti, che forse i nostri amministratori non riescono a rilevare. Tralasciando il notevole e generalizzato calo nei consumi, si può tuttavia affermare che Basiliano manca in assoluto di capacità attrattiva di investimenti privati nel settore del piccolo artigianato, nel commercio e nel settore delle attività professionali (ad esclusione di quelle tecniche, in prevalenza collegate all'edilizia). Se togliessimo banche, uffici assicurativi, e studi professionali, il solo centro storico perderebbe buona parte degli insediamenti "business". Le ragioni sono molteplici: scarsa progettualità urbanistica negli anni passati, scarsa propensione a considerare la vitalità del paese come un fattore di ricchezza, mentalità orientata al piccolo interesse speculativo. Restringendo la visuale, allo stato attuale, ci troviamo in una situazione in cui non vi è alcuna possibilità che i locali prospicienti la piazza possano ospitare nuovi insediamenti, ad eccezione di locali di rappresentanza o piccoli uffici. Negli ultimi mesi, il bar cooperativa ha lasciato chiuse le sue serrande, e non è possibile prevedere quando possa riaprire, mentre i locali soprastanti si sono svuotati della presenza dell'estetista, per fortuna semplicemente trasferitasi. Delle restanti attività, bar, alimentari, macelleria e panificio, hanno saputo rinnovarsi recentemente ma pagano la scarsa predisposizione del centro di Basiliano ad attirare avventori dall'esterno. A questo sommiamo una programmazione urbanistica che ha scelto di favorire la residenzialità in due aree da cui l'accesso al centro è ostacolato dalla strozzatura di via 3 novembre, a nord, e della ferrovia a sud. Queste problematiche sono certamente conosciute dal Sindaco e dalla sua maggioranza (che per inciso è la stessa che certi problemi ha contribuito a produrre). In diverse occasioni abbiamo sentito, ad esempio, Sindaco ed assessori impegnarsi formalmente per dar soluzione all'annosa questione degli immobili posti alle spalle del campanile, piuttosto che promettere i sensi unici, invocati per dar la possibilità a quanti abitino in Borg Cuarnet di accedere alla piazza in piena sicurezza.
Chiaramente nulla è stato fatto. Né da questo Sindaco, né dal precedente. O meglio, qualcosa si. Un bel centro commerciale semi deserto che, nonostante i proclami dell'epoca, non ha portato tutta l'offerta di lavoro prevista.

lunedì 1 ottobre 2012

Interpellanza in Consiglio Comunale sullo spargimento di pollina a Blessano - 27.09.2012

 
INTERPELLANZA DEL GRUPPO LISTA PROGETTO
 
 
Spettabile
Sig. Sindaco
Comune di Basiliano
 
 
Basiliano, 18.09.2012
 
Oggetto: Interpellanza in merito alla segnalazione, effettuata dal Cordicom Fvg, di spargimento di pollina nelle campagne di Blessano
 
In data 30.08.12, il sottoscritto Marco Del Negro, Consigliere comunale del Comune di Basiliano, a nome del gruppo Lista Progetto, ha ricevuto comunicazione della segnalazione inoltrata dal Cordicom Fvg al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e, per conoscenza, al sig. Sindaco del Comune di Basiliano, in merito allo spargimento di escrementi prodotti dall'allevamento di pollame (pollina) nelle campagne di Blessano. Gli scriventi evidenziano alcuni aspetti che, a loro modo di vedere, potrebbero integrare gli estremi di un reato ambientale o, in ogni caso, di una violazione della normativa di derivazione comunitaria in materia di spargimento dei reflui zootecnici (direttiva nitrati). Essi infatti ipotizzano che da tale prassi agricola possano derivare danni di inquinamento della falda.
Ai sensi dell'art. 43 del D. Lgs. 267/00, dell'art. 21 dello Statuto comunale e dell'art. 21 del Regolamento del Consiglio comunale, sulla base delle considerazioni premesse,  
  • ricordando come simili situazioni siano già state poste all'attenzione della Giunta Comunale negli anni passati;
  • richiamando l'art. 31 del Regolamento comunale di polizia rurale secondo il quale: "Ciascun proprietario può usare i suoi beni per quelle culture […] che riterrà più utili, purché la sua attività non costituisca pericolo o incomodo per i vicini […]. Quando si renda necessario per tutelare la quiete e la sicurezza pubblica, il Sindaco avrà facoltà di imporre con ordinanze, opportune modalità e i limiti negli allevamenti del bestiame e nelle culture e di ordinare in caso di inadempienza la cessazione dell'attività secondo le modalità previste nel presente regolamento";
  • ritenendo che, senza entrare nel merito delle considerazioni svolte dal Cordicom Fvg, per quanto concerne l'ipotesi di danno ambientale, vi sia tuttavia la violazione del diritto di ogni cittadino a poter respirare un'aria salubre,
INTERPELLA IL SINDACO PER SAPERE
  • quale sia il Suo giudizio e quello dell'Assessore all'ambiente in merito alla questione richiamata;
  • se siano stati eseguiti gli opportuni controlli e se sia stata comminata una sanzione nel caso in cui fosse stata appurato un illecito;
  • se abbia messo in atto misure volte ad impedire che a cadenze ricorrenti, i cittadini di Blessano si trovino a lamentare l'insopportabile tanfo prodotto, a quanto riferito, dallo spargimento di pollina e carcasse di animali;
  • se, a suo avviso, il citato articolo del Regolamento di polizia rurale sia applicabile alla fattispecie e se debba impegnare l'Amministrazione nel ridurre in ogni modo "l'incomodo per i cittadini";
  • se pertanto il Comune di Basiliano possa intervenire attivamente per sanzionare certi comportamenti e se, nell'annunciata rivisitazione del Regolamento di polizia rurale, intenda prevedere misure sanzionatorie e di controllo specifiche per le attività in questione.
 
Per il gruppo consiliare Lista Progetto
 
Marco Del Negro