mercoledì 30 maggio 2012

Interpellanza di Lista Progetto in merito alla copertura dei fossi nelle campagne del Comune

Partendo dalla considerazione che in più di un'occasione, durante le sedute del Consiglio comunale e della Giunta - almeno fintanto che vi partecipava il cons. Donato - ed i colloqui informali con i colleghi consiglieri, è stato evidenziato il problema della copertura indiscriminata dei fossi nelle zone rurali del Comune, non da ultima quella oggetto di intervento di trasformazione irrigua, nei pressi dell'abitato di Villaorba;
Non essendo ancora chiaro come possa essere armonizzata alle esigenze di tutela delle caratteristiche geomorfologiche delle nostre campagne, la normativa che prevede la facoltà di movimentare un quantitativo di terra delle dimensioni di 2000 metri cubi, in regime di edilizia libera;
Avendo sentito in più di una circostanza l'ass. Pulina ed il cons. Tavano sostenere la necessità di adeguare il vigente regolamento di polizia rurale, sulla base di un più volte richiamato schema o modello guida, predisposto dal Consorzio di bonifica Ledra-Tagliamento;
Non avendo, allo stato attuale, constatato alcun intervento a riguardo;
Approvando l'invito a segnalare i casi di comportamento illecito ravvisabili nelle nostre campagne;
Ascoltati gli interventi di alcuni consiglieri, che in diverse occasioni hanno pubblicamente, durante le sedute del Consiglio Comunale, indicato, in termini puntuali, episodi di copertura dei fossi;
Considerato inoltre che, durante la discussione del punto all'ordine del giorno dell'ultimo Consiglio Comunale, avente ad oggetto la trasformazione irrigua del secondo lotto del progetto realizzato dal Consorzio di bonifica Ledra-Tagliamento, sono stati segnalati alcuni casi di possibile violazione delle norme disciplinanti l'attività agricola.

INTERPELLIAMO IL SINDACO PER SAPERE
  1. se siano stati posti in essere accertamenti puntuali, tesi a verificare se gli episodi di copertura dei fossi segnalati siano effettive fattispecie delittuose o se gli interventi siano stati compiuti nel rispetto della specifica normativa
  2. se, in ipotesi di fattispecie delittuosa, abbia provveduto alla denuncia alle autorità competenti, nella sua veste di pubblico ufficiale
  3. se alla luce di un'inderogabile, a nostro avviso, necessità di tutelare il paesaggio rurale, sia dal punto di vista ambientale che storico, pur nella salvaguardia degli interessi degli operatori economici, intenda provvedere ad una revisione del citato regolamento di polizia rurale, alla redazione di un piano di intervento operativo ed alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica
I Consiglieri di Lista Progetto

Marco Del Negro
Marco Donato
Annalisa Venir


Mozione di Lista Progetto per la dotazione degli impianti sportivi del Comune di DEFIBRILLATORI AUTOMATICI

IL CONSIGLIO COMUNALE
VISTO l'articolo 43 del D.Lgs 267/00, l'art. 21 dello Statuto comunale e l'art 26 del Regolamento del Consiglio comunale che disciplinano i poteri del consigliere comunale. Nello specifico ove riguardino la facoltà di proporre mozioni attraverso le quali il Consiglio comunale impegna il Sindaco ad una certa azione amministrativa

VISTO l'interesse superiore, cui una Pubblica amministrazione deve tendere, che si estrinseca nella tutela della salute dei cittadini in ogni ambito sociale ed in ogni specifica occupazione lavorativa o familiare

TENUTO CONTO della drammatica scomparsa del calciatore Pier Mario Morosini, deceduto il 14.04.12 a Pescara, durante una partita del campionato di calcio di Serie B

CONSIDERATO che la morte cardiaca improvvisa è una delle cause principali di mortalità e che un'altissima percentuale di soggetti colpiti da arresto cardiaco improvviso non sopravvive

CONSIDERATO che il defibrillatore semi-automatico esterno rappresenta l'unico strumento in grado di salvare la vita di una persona colpita da arresto cardiaco e che la probabilità di intervenire con successo sono legate all'immediata disponibilità dell'apparecchio e di una persona che sappia usarlo correttamente.

CONSIDERATO che un breve e semplice corso consente a chiunque di utilizzare un defibrillatore ed essere formato sulle tecniche di rianimazione riconosciute a livello internazionale

CONSTATATO che nel territorio del Comune di Basiliano operano diverse associazioni sportive che offrono la possibilità a decine atleti di svolgere la loro attività presso strutture pubbliche e private

RITENUTO opportuno garantire che l'attività sportiva si svolga nella massima sicurezza e che, in caso di emergenze, i soccorsi siano quanto più immediati possibile.
Tutto ciò premesso
IMPEGNA IL SINDACO A 
  1. dotare, nel più breve tempo possibile, ogni impianto sportivo, sia esso pubblico o privato, di un defibrillatore semi-automatico esterno e di un kit di primo soccorso contenente i dispositivi salva vita idonei ad un rapido intervento di soccorso
  2. individuare quali siano le competenze necessarie all'utilizzo dei suddetti dispositivi
  3. programmare, di concerto con le associazioni interessate, il percorso formativo cui far partecipare un numero idoneo di soggetti cui spetterà il compito di intervenire in caso di necessità
  4. riferire al Consiglio comunale in merito ai risultati raggiunti
F.to i Consiglieri comunali del Gruppo Lista Progetto
Marco Del Negro
Marco Donato
Annalisa Venir

Interpellanza di Lista Progetto in merito alle celebrazioni della Festa della Liberazione

Il fondamento della libertà democratica di cui ogni cittadino può godere nel territorio della Repubblica italiana, compreso quello di vedersi amministrati da soggetti guidati nella loro azione dalla certezza del diritto, come voluto da un organo rappresentativo eletto a suffragio universale, risiede nelle conquiste della lotta, in senso lato, condotta da uomini e donne spinti dalla volontà di slegare il proprio destino alle volontà di un regime assoluto come quello fascista. La differenza tra gli anni della dittatura mussoliniana e gli anni succeduti alla fine della seconda guerra mondiale risiede nella rinnovata libertà di essere parte delle sorti di un Paese. Nel bene e nel male, gli italiani sono diventati artefici del loro futuro solo dopo la seconda guerra mondiale.

Il 25 aprile dovrebbe essere la festa di tutti coloro i quali si riconoscono nei valori acquisiti dopo la liberazione dal fascismo. Il diritto di esprimere il proprio pensiero, il valore delle istituzioni rappresentative, il diritto e dovere di occuparsi, tutti, del bene pubblico. Se tradotto in un linguaggio moderno, il 25 aprile diventa l'occasione per ricordare la data fondativa della democrazia italiana. Chi ritiene invece che sia un appuntamento per la propaganda nostalgica di alcuni gruppi politici, disconosce il sacrificio di tanti uomini e donne, di ogni età ed estrazione sociale, di ogni credo politico e di ogni spinta emotiva.

Il 25 aprile è la festa di ogni paese e di ogni cittadino. L'occasione in cui ogni amministratore pubblico deve riflettere sulle ragioni del proprio impegno e rinnovare il giuramento, pronunciato in sede di insediamento, di prestare sempre il massimo rispetto nei confronti dello Repubblica e della Costituzione che ne rappresenta il massimo compimento.

Il Comune di Basiliano ha istituzionalizzato le celebrazioni per il 4 novembre ed il 2 giugno. Ferma restando la convinzione che tali ricorrenze meritino il dovuto tributo e rispetto, osservo che il ruolo della seconda è importante solo se considerato alla luce del passato regime dittatoriale cui la monarchia sabauda ha prestato il destro. Aggiungiamo anche che la Costituzione consegnata dal Sindaco ai neomaggiorenni del nostro Comune non avrebbe avuto la forza che tutti le riconoscono se non fosse nata grazie alla spinta delle lotte per la liberazione d'Italia.

Sulla base di tali considerazioni, il Gruppo consiliare Lista Progetto, ai sensi dell'art. 43 del D. Lgs. 267/00, dell'art. 21 dello Statuto comunale e dell'art. 21 del Regolamento del Consiglio comunale, avanza la presente interpellanza per conoscere le ragioni per cui il Sindaco non ha inteso celebrare pubblicamente la festa della Liberazione nel Comune di Basiliano durante gli anni del suo mandato amministrativo. Chiediamo quindi se nella scelta vi sia la convinzione che festeggiare il 25 aprile equivalga a dichiarare la propria adesione ad una particolare visione storico politica. Ricordando al Sindaco che nel 2011 Lista Progetto ha organizzato un incontro cui hanno partecipato alcuni testimoni diretti delle tragedie degli anni '40, chiediamo se ritenga che tali gesta non meritino il giusto riconoscimento. Chiediamo infine quali siano i sentimenti del Sindaco e della sua nuova maggioranza di fronte al ricordo della Liberazione d'Italia dal nazifascismo.

Cordialmente

I Consiglieri di Lista Progetto

Marco Del Negro
Marco Donato
Annalisa Venir

martedì 29 maggio 2012

Ideologie non più adatte - di Pier Giorgio Micelli

Raccontava mia madre, nata nel 1925 in Trentino, che nella sua infanzia l’eroe Cesare Battisti era definito un traditore. Ne deduco che se la guerra ’15-’18 fosse finita diversamente, ipotesi non troppo remota, i libri di storia sarebbero forse allineati con quella definizione. Qualche anno più tardi, dopo l’8 settembre ’43, i tedeschi, nei loro comunicati, chiamavano banditi i partigiani italiani. Di nuovo: se la guerra fosse finita diversamente, ipotesi questa volta più lontana, staremmo a parlare di un’altra storia.
Ho seguito con interesse il dibattito che ha animato recentemente anche questa rubrica sui temi della resistenza, della lotta partigiana, dell’eccidio di Porzius, intavolato a distanza tra testimoni, reduci, protagonisti, studiosi o gente comune. Appartengo di gran lunga a quest’ ultima categoria; all’epoca non ero nemmeno nelle intenzioni dei miei genitori e sono cresciuto con un’idea retorica di quel periodo, frutto dell’ambiente culturale in cui mi sono formato (che non mi vergogno a definire più catto che comunista). Alla luce di una maggiore documentazione, l’opinione che mi sono fatto della resistenza, se si può moralmente parlare di vittoria dopo una guerra, è che tutti ne siano usciti vincitori. A partire dalle due fazioni partigiane: i partiti politici che dalla clandestinità ne ispiravano l’azione hanno occupato l’ex stato fascista dopo esserselo spartito più o meno equamente. Ma anche i repubblichini di Salò hanno trovato posto nel nuovo ordine sociale e lo stesso duce, agli occhi degli strateghi alleati di parte occidentale poteva tornare utile per gli equilibri dell’Europa che si andava delineando: essendo l’Italia ai confini con il blocco filo- sovietico, era gradita dai coreografi politici anglo-americani una continuità con il vecchio regime, magari dopo un bel discorso di scuse alla radio. L’ipotesi non è piaciuta ed è stata resa impraticabile nei modi che si sanno.
Ponendomi oggi fuori da quelle logiche, al riparo del tempo trascorso, mi sento di dire che tutte le ideologie che animavano le coscienze di quei tempi non sono più adatte a leggere la mutata società di oggi. Se la caduta del muro di Berlino ha sancito la fine del comunismo per bancarotta, la civiltà dei consumi e dell’edonismo (per citare Pasolini, la cui assenza è un grido) ha portato ad ancora più profonde diseguaglianze tra le popolazioni del pianeta, ammalate di miseria al sud e abbondanza al nord; né godono di miglior salute le chiese storiche –islamiche, ebraiche o cristiane che siano- che a me paiono bellissimi contenitori di una sostanza sempre più inconsistente e lontana dall’insegnamento dei maestri che le hanno fondate. Sullo sfondo questo mondo mutato, multirazziale e globalizzato, dove il campo di battaglia è il pianeta intero e la posta in palio la sopravvivenza stessa della razza umana in una condizione di pacifica convivenza nella diversità di culture, sentire religioso, stile di vita, usi e costumi. E questo non può prescindere da un’equa spartizione delle risorse, perché è immorale che una ristretta elite di umanità (la nostra, per inciso) fruisca della maggior parte dei beni disponibili, mentre una grossa fetta della popolazione non abbia di che sfamarsi. E questo è noto fin nelle steppe dell’Asia centrale dove qualcuno ha una tv satellitare e l’immagine dell’occidente che ne ricava, vera o falsa che sia, è appetitosa: ecco quindi questo colonialismo al contrario cui stiamo assistendo da un po’, dove coloni e indigeni si sono scambiati i ruoli in una sorta di balletto planetario. Basterà l’abbaiare xenofobo contro chi si avvicina al cortile a fermare tutto questo? Ho qualche dubbio, ma sono certo che la Terra abbia di che sfamare tutti i suoi inquilini, qualora questi lo vogliano.
L’umanità ha già dimostrato la sua abilità nell’arte della guerra: una macchina perfetta per creare posti di lavoro nei momenti di crisi; ridurre il numero degli umani quando ce ne son troppi, dicevano i futuristi i primi anni del secolo scorso; anche una valvola di sfogo per le tensioni sociali e la naturale aggressività dell’uomo…ma nell’autunno di quest’epoca, non vi pare ci si possa aspettare una primavera differente? Non vi pare il momento di scrivere un’altra storia sulle invisibili pagine di questo mondo, ancora capace di creare la bellezza di un fiore, la sorpresa di una stella o la vastità di un tramonto? È la storia di una nuova resistenza mondiale, che tutti siamo chiamati a combattere, dove il nemico non è più fuori da noi stessi, di un’altra nazione, ideologia, razza, ma dentro, perché il principale avversario dell’uomo oggi è l’uomo stesso. E se dentro ognuno di noi si trova il problema, dove credete sia la soluzione?

(Lettera al direttore inviata al Messaggero Veneto il 18 agosto 2009)


lunedì 28 maggio 2012

Ottimo riscontro tra i cittadini di Orgnano!!!

Siamo pienamente soddisfatti della riuscita dell'incontro organizzato giovedì 24 maggio, presso l'agriturismo al Marangon. L'ottima affluenza è un segnale del fatto che la popolazione ha bisogno di conoscere i fatti ed avere la possibilità di esprimere il suo disagio. Dal nostro punto di vista, è stata rimarcata la convinzione che di quanto successo in Comune di Basiliano, dopo la cacciata di Lista Progetto, se ne sappia davvero poco.
Vi è stata, in questi mesi, un'esplicità volontà di minimizzare quanto avvenuto, attraverso un'abile manovra di disinformazione. Chi aveva una pur vaga conoscenza delle scelte del Sindaco era stato portato a credere che fossero azioni determinate dalla scarsa affidabilità dei tre giovani Consiglieri di Lista Progetto. Credo che venerdì sera abbiamo dimostrato che Lista Progetto sia l'unica speranza che il futuro del Comune di Basiliano sia migliore del presente.
Dopo l'introduzione del capogruppo Del Negro, che ha sintetizzato le ragioni per le quali si è inteso incontrare i cittadini di tutte le frazioni del Comune, la serata si è sviluppata affrontando le problematiche relative all'elettrodotto Redipuglia-Udine ovest, alla Tangenziale Sud, al traffico che attraversa il borgo, alla lottizzazione di prossima realizzazione denominata Borgo al Cjastelut.

domenica 27 maggio 2012

Consiglio Comunale del 29 maggio 2012 - Ordine del giorno

Dopo 2 mesi ritorna l'appuntamento con il Consiglio comunale....chissà cosa avranno combinato in questo periodo i nostri bravi amministratori?


sabato 19 maggio 2012

Il superamento dei limiti - di Pier Giorgio Micelli

Ho quasi cinquant’anni e qualche volta penso. Penso a chi aveva la mia età cinquant’anni fa. Se come me aveva domande da farsi su di sé e sulla realtà che aveva attorno; se le risposte che trovava erano sufficienti; se come io ora penso ad essi, essi pensassero a me e immaginavano quale mai sarebbe stata l’eredità che ne avrei ricevuto.
Ma penso anche ai non ancora nati che avranno 50 anni fra cinquant’anni: che eredità lascerò e lascerà loro questa generazione? Cosa si chiederanno e che risposte avranno? Mi penseranno qualche volta?
I miei padri lontani erano a loro volta figli di una civiltà contadina, i cui tempi erano scanditi dal ritmo della natura: mattina-sera, caldo- freddo, estate-inverno, eccetera…la morale e la cultura erano modellate dalla dottrina cristiano-cattolica, vale a dire dal controllo degli impulsi ritenuti deteriori, attraverso l’idea del peccato, inteso come un limite non superabile e un diffuso autoritarismo dello Stato e della Chiesa. Il nemico era rappresentato dal materialismo comunista ed ateo, che dalla Russia aveva raggiunto il Pacifico ad est e, con la seconda guerra mondiale, guadagnava terreno ad ovest.
Sappiamo come sono andate le cose e fa sorridere la considerazione che proprio l’esercito americano ( e non sovietico) spazzò via quella civiltà da cui i nostri padri provenivano. È stata infatti la cultura dei vincitori a fare del limite non più un qualcosa di insuperabile, ma uno stimolo ad andare oltre, incoraggiato dal consumismo e dalla democrazia liberale. Lo stesso fenomeno del ’68 è oggi riletto da qualcuno come espansione più che contestazione del consumismo ed un ulteriore spostamento dell’”insuperabile” limite.
Non do giudizi, solo qualche volta penso e guardo questa esponenziale crescita di un indiscusso benessere fino all’attuale saturazione. Rispetto ai nostri padri, quando sono nato, ho trovato,grazie al loro lavoro, strade asfaltate, diritto allo studio, cibo e abiti a sufficienza, luce ed acqua in casa e poi, via via il frigorifero, la lavatrice, le automobili…ma adesso che ho l’età che avevano loro 50 anni fa, si riporta il ciottolato nelle strade, si importano muratori extra-comunitari, si recuperano rituali smessi, si fanno corsi di restauro, intreccio, rilegatura, danze popolari, mantenimento di lingua e tradizioni: in una parola si piange un morto che abbiamo tutti contribuito ad ammazzare.
Ancora: non do giudizi, ma qualche volta penso agli uomini di domani, che avranno 50 anni fra cinquant’anni. Vorrei leggere questo nostro tempo travagliato con i loro occhi e, anche se le tinte paiono fosche, riuscire a vedere nella morte del bruco la nascita della farfalla, come sanno i saggi.
E vorrei per loro un mondo più lento, riconciliato con se stesso, più attento alla sua natura interiore, oltre che rispettoso di quella esteriore.
Ho quasi 50, da un po’ ho smesso di sentirmi al volante della vita e mi ritengo piuttosto uno strumento di un progetto la cui comprensione non mi è data. Anche la parola crisi, mi dicono, deriva dal greco e significa trasformazione.

(Lettera al direttore inviata al Messaggero Veneto il 04 giugno 2009)

sabato 12 maggio 2012

Divoratori di terra - Radio Onde Furlane - in replica SABATO 12.05.12 ore 16.30

Questo pomeriggio, alle ore 16.30, vi sarà la replica della trasmissione di Radio Onde Furlane 90 Mhz "Divoratori di terra".


Divoratori di terra - Radio Onde Furlane

Mercoledì 9 maggio ed in replica sabato 12, su Radio Onde Furlane 90 Mhz, nella trasmissione "Divoratori di terra", si è discusso della lottizzazione di Orgnano e del convegno sul consumo del territorio svolto a Udine, sabato 5 maggio. Interventi di Marco Donato e Marco Del Negro

Cliccando sul link indicato è possibile riascoltare la trasmissione nella sua interezza.
https://vimeo.com/41994680